Francia, divieto dell'aereo sulle tratte brevi se c'è il treno
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Direttore: Alessandro Plateroti

Francia, divieto dell’aereo sulle tratte brevi se c’è il treno

Treno in transito

Niente più aereo se c’è il treno, almeno per le tratte brevi: è questa la richiesta della Francia approvata in Commissione europea.

In un primo momento la Commissione europea ha avuto qualche riserva, ma adesso, dopo diverse riflessioni, sembra aver dato l’ok. La proposta della Francia è di dimuire i voli aerei, almeno per le tratte brevi che possono essere percorse con la linea ferroviaria. La decisione è scaturita dalla volontà di attuare una misura concreta per la lotta al cambiamento climatico: in questo modi si risparmierebbero 55mila tonnellate di emissioni di Co2.

Treno in transito
Treno in transito

La Commissione europea ha approvato la richiesta di Parigi di vietare i voli per le tratte brevi, se esiste un’alternativa ferroviaria valida. La Francia proponeva di cancellare tre tratte aree di corto raggio per risparmiare sulle emissioni di Co2, fornendo però ai viaggiatori un servizio di trasporto ferroviario adeguato. Questa nuova regola si trova in linea con la lotta al cambiamento climatico: in questo modo, secondo Parigi, si risparmierebbe un totale di circa 55mila tonnellate di emissioni di Co2.

Dubbi prima dell’ok

A dicembre scorso la Commissione aveva manifestato riserve sulla proposta iniziale da parte di Parigi, a causa delle distorsioni nella concorrenza. Poi l’Ue ha deciso di confermare la decisione, ma con qualche condizione: possono essere comprese solo le tratte elencate nella decisione, ovvero quelle di Orly-Bordeaux, Orly-Nantes e Orly-Lione.

“Gli effetti negativi di qualsiasi restrizione dei diritti di traffico sui cittadini e sulla connettività europei devono essere compensati dalla disponibilità di modi di trasporto alternativi a prezzi accessibili, che siano convenienti e più sostenibili”, si legge nella decisione esecutiva.

La decisione potrebbe avere delle ricadute anche in Italia: se Ferrovie dello Stato entrasse in Ita si potrebbero valutare a livello interno delle decisioni in merito. Ovviamente sarebbe l’esecutivo a decidere come procedere, ma se anche l’Italia si adeguasse alla Francia, la strada sarebbe probabilmente più semplice.

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ultimo aggiornamento: 7 Dicembre 2022 16:56

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